Se mi devo immedesimare, allora provo a spiegarti il mio concetto di turnover.
La prima partita della stagione la gioco a prescindere con tutti i titolari, perché è impossibile che ci siano giocatori stanchi. Le eccezioni possono essere lunghi infortuni risalenti alla stagione precedente, chi sta ancora recuperando può star fuori contro la Juventus per essere al meglio col Pescara, così come eventuali acciacchi provenienti da amichevoli precampionato (anche se, potessi decidere io, lascerei 7-8 giorni senza partite prima dell'esordio in campionato a prescindere dall'avversario, proprio per evitare lievi infortuni che impattano poi sulla partita che conta).
Il discorso poi si propaga: lascio fuori contro la Juventus gli acciaccati e gli stanchi, non i migliori perché "si sa mai, si fanno male e dopo non ce li ho". Posto che se non ci sono partite infrasettimanali, in 6 giorni (da domenica a sabato) i calciatori recuperano tutta la stanchezza, tranne eventualmente giocatori troppo vecchi o troppo giovani che hanno tempi di recupero diversi. O chi rientra da infortuni, vedi sopra.
Poi c'è anche il discorso portiere: a lui tre giorni per recuperare bastano e avanzano quindi ruotarlo non serve.
Nota che schierare la miglior formazione possibile non vuol mica dire necessariamente gli 11 titolari: se ho Icardi che nell'ultima partita ha giocato 10 minuti e poi è scoppiato causa troppe partite consecutive, è ovvio che la partita successiva la miglior formazione possibile può prevedere Barbosa al suo posto, perché almeno 20 minuti nelle gambe ce li ha. O no?
Sono il Chievo, ho Pellissier (gioca ancora?
) che è al 100%. Se gioca 90 minuti con la Juventus poi ne può fare altri 90 col Crotone? Sì = gioca, no = non gioca. Il ragionamento che fanno gli allenatori è: sì, però non gioca perché ho il terrore assurdo e irrazionale che si stiri il muscolo del mignolo in un contrasto con Dybala.